Triennale Game Collection 2

Una mostra virtuale di videogiochi creati per la 23a Esposizione Internazionale

La Game Collection Volume 2 è una mostra virtuale gratuita di videogiochi, creata per la 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano da cinque dei più famosi game designer indipendenti del mondo, che dimostra l'approccio sperimentale all'interattività di questi artisti.

I cinque artisti in mostra sono: Optillusion, Fern Ramallo, Nina Freeman, Akwasi Bediako Afrane, and Llaura McGee / Dreamfeel.

Ogni due settimane, per tre mesi, sarà disponibile un nuovo gioco nella collezione. Questi giochi sono versioni autonome di narrativa interattiva, enigmi ed esplorazione.

La collezione è curata dal game designer italiano Pietro Righi Riva e lo spazio virtuale in cui si svolge la mostra è prodotto dallo studio di giochi italiano Santa Ragione, creatore di FOTONICA.

[Gioco 1] WADE di Optillusion (Cina / USA) è una passeggiata lungo la riva di un ampio fiume che sfocia negli abissi. Man mano che ci si avventura più in profondità, lo scenario inizia a cambiare e si potrebbero incontrare stranezze e curiosità.

[In arrivo il 29 luglio] We Are Poems di Fern Ramallo (Argentina) è una nuotata attraverso le regioni queer dello spazio profondo. Mentre le particelle fluttuano e gravitano, un'abbondante e gioiosa esplosione di luce distorta abbraccia il vuoto come luogo da ricostruire.

[In arrivo il 26 agosto] Nonno's Legend di Nina Freeman (USA) è un gioco sull'immaginare luoghi mai visitati. Il nonno di Nina le mostra che un mappamondo ha delle proprietà magiche: trascinando i continenti si può rimodellare il pianeta!

[In arrivo il 16 settembre] MINE di Akwasi Bediako Afrane (Ghana) è un gioco in prima persona che introduce il pubblico a una "miniera aperta" e affronta la relazione sconosciuta tra le materie prime e gli spazi virtuali in cui abitiamo.

[In arrivo il 30 settembre] Contact by Llaura McGee / Dreamfeel (Irlanda) è un gioco sulla ricerca della vita nell'universo e della nostra stessa identità. Interagendo con misteriose interfacce a schermo si può decodificare e comprendere segnali ricevuti dallo spazio.